The reason
why there have been two “new” versions of the letters in the news these days requires
to review the main events of the story:
1) At the
first press conference, in which the letter was mentioned, the copy physically
given to the journalists was missing two parts, (a) the one about Ratzinger not
having time or interest in writing the review, and (b) the one about the bad
theologian;
2) However,
even if the journalists received in their hands the incomplete version, Viganò
read the letter aloud at the press conference, including the (a) first missing
piece but not (b) the second.
3) The
Italian journalist Magister wrote down the part that Viganò read, and published
what he thought was the full version of the letter (this is the first version we
could read in his blog).
4) At this
point, someone at the Vatican told other news agencies (Ansa, if I remember
correctly) that there was no lie in the story because Viganò had read the full
text during the press conference.
5) Then,
the other missing piece came out and Magister published in his blog the
complete version (at least, so far…) of that letter. This is the second version
we could read in his blog and the media, which corresponds to the one that now
the Vatican has released.
It has been very hard for the Vatican
professional communicators to finally tell the truth.
IN ITALIANO:
1) Alla prima conferenza stampa, in cui è stata citata la
lettera, la copia fisicamente data ai giornalisti era priva di due parti: a)
quella in cui Ratzinger diceva di non aver tempo o interesse per scrivere la
recensione, e b) quella sul cattivo teologo.
2) Tuttavia, anche se i giornalisti hanno ricevuto nelle
loro mani la versione incompleta, Viganò lesse la lettera ad alta voce,
includendo il primo pezzo mancante “a” ma non il secondo “b”.
3) Magister prese appunti sulla parte che Viganò lesse e pubblicò
quella che pensava fosse la versione completa della lettera (questa è la prima
versione che si è potuta leggere nel suo blog e che ha consentito di discutere
di quanto successo).
4) A questo punto, qualcuno in Vaticano disse ad altre
agenzie di stampa (l’Ansa, se ricordo bene) che non c'era alcuna bugia perché
Viganò aveva letto il testo completo durante la conferenza stampa.
5) Poi, venne fuori il secondo pezzo mancante e Magister
pubblicò nel suo blog la versione completa (almeno, finora...) di quella
lettera. Questa è la seconda versione che si è potuto leggere nel suo blog e
che corrisponde a quella che ora il Vaticano ha ufficialmente dato ai giornali.
In sostanza, è stato molto difficile per i comunicatori
professionisti vaticani dire infine la verità sul testo della lettera.
Tacere una verità non equivale a mentire. Questo è un principio generale indiscusso della morale tradizionale con riguardo alla menzogna. Mentire però è dire o fare qualcosa per fare intendere a qualcuno qualcosa che non corrisponde a verità. Nel caso di specie quindi la menzogna sta nel modo in cui la lettera di Ratzinger è stata utilizzata, spezzettata e riutilizzata a più riprese per fare passare un certo messaggio.UN messaggio che in effetti era inizialmente passato ed aveva ingannato pure me. Non parliamo poi delle bugie ripetute a più riprese nel tentativo di nascondere il fattaccio. Prima si è detto che non si era taciuto nulla perché la lettera era stata letta in conferenza stampa (da qui era venuto il primo testo pubblicato da Magister). Poi, dopo che si è scoperto l'ultimo passaggio coperto dal photoshop, è stato fatto un comunicato stampa con la lettera integrale. La cosa più triste in fondo è che questi signori della comunicazione che hanno generato e gestito la vicenda non hanno dimostrato di possedere quel minimo di dignità etica che consente di riconoscere i propri sbagli. Questa brevissima frasetta "Scusate, abbiamo sbagliato" è stata per loro troppo difficile da pronunciare. Hanno preferito adorare il dio della doppia verità e continuare a mentire tramite i comunicati ufficiali. Che tristezza!
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