Trovo di pessimo gusto il modo in cui tante persone stanno
trattando Eugenio Scalfari in questi giorni per difendere il Papa. Io Scalfari
non l'ho mai sopportato e non gli ho mai dato due lire. Sono sempre stato coerente
in questo. Tuttavia, bisogna riconoscere che il Papa lo ha elevato già da
qualche anno ad un rango non indifferente di amico e di giornalista prediletto
con cui avere scambi epistolari pubblici e a cui rilasciare interviste e
dichiarazioni.
Ho appena letto un commento che parla con disprezzo
malcelato del “metodo Scalfari”. Mi è sembrato subito di tornare indietro nel
tempo a quel primo ottobre del 2013 in cui Scalfari pubblicò la sua prima
intervista a Papa Francesco: intervista che fu presto riproposta anche sul sito
del Vaticano e sull’Osservatore Romano.
Poi scoppiò la polemica per alcune affermazioni specifiche
che comparivano in bocca al Papa in quella intervista. Si disse allora (lo fece
ufficialmente Padre Lombardi, portavoce del Vaticano) che l’intervista era “attendibile
in senso generale, ma non nelle singole valutazioni” e che non era un’intervista
tradizionale ma più la ricostruzione di un colloquio. Scalfari si difese dicendo
che il Papa gli aveva addirittura detto che si fidava di lui e non aveva neppure
bisogno di leggere o correggere quanto avrebbe scritto. Disse anche di aver sottoposto
preventivamente il testo al Papa e di aver ricevuto l’autorizzazione alla
pubblicazione da parte della segreteria del Pontefice. Fatto sta che l’acuirsi
delle polemiche portò infine a cancellare, il 15 novembre, dal sito del
Vaticano il testo dell’intervista.
Non so se questo possa definirsi il “metodo Scalfari”. So
solo che eravamo nel 2013 e che a luglio del 2017 Il Papa telefonò a Scalfari
per salutarlo e per invitarlo a vedersi. Ne venne fuori un’altra intervista che
Scalfari pubblicò l’8 luglio 2017. Non ricordo alcuna polemica speciale che
seguì a quest’altra intervista e non sono certo del “metodo” con cui fu fatta. Quello
che so per certo è che il Papa non ha mai sconfessato o criticato Scalfari per
il suo presunto “metodo” ed ha anzi continuato a trattarlo come amico e giornalista
prediletto.
Siamo sicuri quindi che attaccare Scalfari faccia piacere a
Papa Francesco? I fatti dicono il contrario. Nonostante tutta l’antipatia
personale che io nutro verso Scalfari, non riesco a credere che lui adesso
ripaghi le attenzioni privilegiate ricevute in questi anni dal Papa inventandosi
di sana pianta un’intervista fasulla e pubblicandola sapendo di mentire spudoratamente
sul contenuto di essa. Se ciò fosse vero determinerebbe ipso facto la fine dell’amicizia
e dell’idillio. Sarebbe del tutto irragionevole per Scalfari comportarsi così,
se non altro per motivi utilitaristici. L’idillio col Papa lo sta arricchendo
moltissimo e ne ha fatto una personalità internazionale di primo piano. Il Papa
lo ha messo su di un podio eccezionale, altissimo e pieno d’oro, perché suicidarsi
gettandosi di sotto?
D’altronde, se davvero Scalfari avesse fatto una cosa del
genere, il Papa avrebbe dovuto subito sconfessarlo direttamente e con
nettezza. Il comunicato stampa ufficiale di smentita è invece scritto con la
massima arte della diplomazia. Eccolo qui:
«Il Santo Padre Francesco ha ricevuto
recentemente il fondatore del quotidiano La Repubblica in un incontro privato
in occasione della Pasqua, senza però rilasciargli alcuna intervista. Quanto
riferito dall’autore nell’articolo odierno è frutto della sua ricostruzione, in
cui non vengono citate le parole testuali pronunciate dal Papa. Nessun
virgolettato del succitato articolo deve essere considerato quindi come una
fedele trascrizione delle parole del Santo Padre».
Cerchiamo di definire il “metodo Scalfari” alla luce di
questo comunicato:
- È un metodo che implica di trasformare in un’intervista pubblicabile un colloquio che non era, almeno inizialmente, inteso a ciò: un metodo simile a quello usato nelle precedenti interviste.
- È un metodo che implica di mettere tra virgolette parole del Papa sulla base dei ricordi di Scalfari e non di registrazioni o trascrizioni fedeli: lo stesso metodo usato per le precedenti interviste.
- È un metodo che implica la ricostruzione del dialogo ad opera dell’intervistatore: lo stesso metodo usato nelle precedenti interviste.
Il “metodo del comunicato ufficiale” è invece quello di
- negare che ci sia stata una formale intervista;
- negare che le frasi citate siano state letteralmente pronunciate dal Papa o che ne siano una fedele trascrizione; e
- ribadire che il testo dell’intervista è frutto di una “ricostruzione” operata da Scalfari.
In altre parole, il “metodo del comunicato ufficiale
vaticano” è di prendere le distanze senza dire nulla sulla verità o meno dei
contenuti dell’intervista.
Ora, io non so davvero in che senso si possa parlare di “metodi”
in questa e in simili vicende. Che ci sia o meno un metodo Scalfari, è certo però
che il Papa ne è stato uno degli artefici. Se di metodo si vuole parlare,
allora dovremmo chiamarlo il metodo Scalfari-Bergoglio. È inutile prendersela solo
con Scalfari se il Papa per anni ne ha accettato e incentivato l’operato. Fin
da piccolo, io sono stato abituato a dare maggiore responsabilità ai più grandi
e potenti. Ma insomma, che cosa ci si aspetta da un giornalista se gli
telefona il Papa o se il Papa lo invita ad andare a salutarlo e prendersi un
caffè insieme? Tutti noi staremmo attenti come lupi se dovessimo vederci in
privato con un giornalista. Figuriamoci se fossimo il leader politico e
religioso più importante al mondo e dovessimo incontrare un giornalista di fama
come Scalfari. Il punto è che se qualcosa di male viene fuori da un incontro
del genere, è una forte ingiustizia prendersela solamente e esclusivamente con
il pesce piccolo.
per capire il Papa bisogna essere cristiani e conoscere il metodo Gesù verso i peccatori.... vds Matteo....
ReplyDeleteNon credo che ci siano dubbi sul fatto che il Papa tratti Scalfari con l'intenzione di riavvicinarlo alla fede. Il problema in questo caso non è quale sia il rapporto tra Scalfari e il Papa ma come interpretare quello che Scalfari riporta delle conversazioni o interviste avute col Papa.
ReplyDelete