la morte della modella brasiliana: Spunti di lettura critica delle notizie
Il Corriere di oggi riporta la notizia:
"Valentina Boscardin, modella brasiliana, di 18 anni, morta per complicanze legate al Covid"
Il titolo è un monito evidente per i non vaccinati. Ecco, lo vedete? Si muore di Covid anche a 18 anni e anche se si è molto belli (chissà perché l'immagine della modella morta dovrebbe richiamare alla mente una morte peggiore della morte di chiunque altro). Che vita sprecata, e perché? Per non farsi un vaccino? "Fatelo dunque questo vaccino, soprattutto se siete giovani e belli!" pare risuonare un sottotitolo non scritto.
Bisogna leggere con calma tutta la notizia per scoprire che questa modella aveva ricevuto la doppia dose di vaccino e che non aveva patologie pregresse. Un dato piccolo e secondario per il Corriere ma che in realtà cambia interamente la notizia.
I dati provvisori del CDC americano (uso fonti statunitensi con cui ho maggiore dimestichezza) dicono che dal primo gennaio 2020 all'8 gennaio 2022 sono morte di Covid negli Stati Uniti 247 donne tra i 5 e i 18 anni (dato aggregato) su una popolazione di donne in quella fascia di età di circa 30 milioni di persone. Una percentuale infinitesimale, non paragonabile a qualsiasi patologia degna di attenzione statistica.
La vera notizia, quindi, non è che sia morta questa modella di 18 anni "per complicanze legate al Covid", a meno che tra le complicanze non si includa anche il vaccino.
La vera notizia è una duplice domanda:
1) Perché questa ragazza di 18 anni ha avuto il Covid nonostante fosse vaccinata?
2) Perché, nonostante di per sé avesse un rischio infinitesimale di morire di Covid già senza vaccino, sia morta di Covid col vaccino? In altre parole, come è possibile che il vaccino non abbia ridotto ulteriormente quel rischio già infinitesimale?
Quante sono le probabilità che una ragazza in sé non a rischio statistico apprezzabile di morte da Covid, e che abbia ulteriormente ridotto (per ipotesi) con un farmaco efficace quel rischio infinitesimale di morte, sia poi morta di Covid? La riposta è che queste probabilità sono quasi inesistenti e che quindi la risposta più probabile, almeno con ragionamento indiziario o presuntivo, vada cercata altrove.
La vera notizia è quindi un'altra, che forse quella ragazza è morta per il vaccino e non per il Covid.
La cosa importante qui non è naturalmente pensare di avere conclusioni razionali sulle cause di morte di quella ragazza (perché non le abbiamo) ma riflettere su quali siano le ipotesi più probabili di fronte ad una notizia di questo genere. In altre parole, se io dovessi scegliere il titolo per questa notizia, lo farei insinuando il dubbio che sia morta per Covid o che sia morta per il vaccino?
In un contesto di discussione onesta e ragionevole, e in un contesto ipotetico in cui esista il giornalismo, il titolo avrebbe dovuto sollevare il secondo dubbio, cioè che la ragazza sia morta a causa del vaccino, che sia stata un'altra Camilla. Ma tant'è! Ragionevolezza e giornalismo non ci sono nei media mainstream e siamo costretti a perdere tempo noi filtrando e analizzando criticamente le notizie.
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