Risposta a Padre Cavalcoli su "I martiti del vaccino"
Oggi mi sono imbattutto per caso nel seguente articolo sui vaccini di Padre Cavalcoli
https://padrecavalcoli.blogspot.com/p/i-martiri-del-vaccino.html?m=0
Caro padre Cavalcoli,
Leggo per caso questo suo commento in cui noto diversi
problemi.
Il primo, che mi addolora molto, è che lei sottovaluta o trascura
completamente la comprensione cristiana verso tutte quelle persone che in buona
fede e in buona coscienza sono letteralmente perseguitate e ostracizzate per il
loro giudizio dubbioso o negativo su questi cosiddetti vaccini.
Il secondo problema è la tendenza a trasformare una
questione medico scientifica, come quella dei vaccini, in una questione di fede
vuoi nel Papa vuoi nelle autorità internazionali (di cui il Papa si fida al
punto da dire che vaccinarsi è un atto di amore). La fede, però, i cattolici
dovrebbero riservarla al depositum fidei. Epistemologicamente, le stesse
autorità sanitarie che lei cita (anche nei commenti) raccomandano l'aborto, il
cambio di sesso terapeutico, i contraccettivi e tante altre cose che la Chiesa
cattolica ritiene sbagliate, e lo fanno reclamando la scienza dalla loro parte.
Perché bisognerebbe fidarsi ciecamente di quelle autorità sul vaccino e non
sulle altre questioni? Se si può mettere in discussione un punto allora lo si
deve poter fare anche con gli altri.
Il terso problema è che lei non pare prendere in
considerazione la normativa delle autorizzazioni di questi farmaci, che non è
quella ordinaria e che non risponde a soli criteri medici ma anche a criteri
etici e politici. La stessa normativa, poi, prevede un consenso informato
rafforzato sul fatto stesso che questi farmaci, non godendo della stessa
certezza medico scientifica di quelli ordinari, sono approvati solo in termini
emergenziali o provvisori, in attesa di dati scientifici completi.
Un altro problema è che lei sottovaluta il fatto che questi
farmaci non sono tutti eguali, non si applicano tutti allo stesso modo a tutti
(per patologie, livelli di rischio anche geografici e fasce di età, ad esempio)
e non si applicano tutti allo stesso modo in tutti gli stati del mondo (le
agenzie danno spesso autorizzazioni e limitazioni diverse). Questi sono temi
che la Chiesa non ha motivo di affrontare ma che presuppongono una anamnesi e
una valutazione circostanziale da parte della coscienza morale che non si può
generalizzare in frasi fatte ipoteticamente valide per tutti allo stesso modo.
Questo atteggiamento riduttivo di molti chierici che sfocia
in una sorta di crociata fideistica in favore dei vaccini sta allontanando
molti fedeli e sta creando anche tanti abusi e fanatismi, come quello di non
portare perfino l'estrema unzione ad anziani non vaccinati adottata in alcuni
posti. Questo è un intero contesto di fanatismo di cui la Chiesa poteva fare a
meno.
Semmai si poteva fare più informazione sul problema delle
linee fetali utilizzate, visto che perfino la CDF ha stabilito che è lecito
usare quei vaccini (che usano i bambini abortiti) solo in assenza di
alternative. Ma allora i fedeli devono essere informati di questo in modo da
poter eventualmente conoscere e scegliere le alternative. Questa informativa
stranamente non si è fatta a vantaggio di indicazioni generalizzanti e
moraleggianti a vaccinarsi.
Io la invito sul serio, almeno lei, ad evitare di fomentare
una sorta di divisione sociale tra buoni (pro vax) e cattivi (no vax) perfino
dentro la Chiesa, posto che tra le persone serie questa distinzione non
dovrebbe esistere. Se è interessato, metta il mio nome su Amazon (Fulvio Di
Blasi) e troverà due libri sui vaccini in cui spiego in dettaglio tutti questi
aspetti ("La morte del Phronimos" e "Vaccino come atto diamore?"). Sto anche curando due libri collettanei insieme a gruppi di
ricerca interdisciplinari molto seri che comprendono tutte le discipline collegate
ai vaccini: medicina, biologia, virologia, statistica, epidemiologia, medicina
di base, ecc.
Il dibattito scientifico vero è molto vivo e molto variegato
e non si basa sulle invenzioni giornalistiche dei pro vax e no vax. Sarebbe
bello se la Chiesa potesse tornare ad un approccio parimenti spassionato e
razionale, senza sottovalutare le istanze etiche e scientifiche di nessuno e
senza fomentare odio e persecuzione.
Con affetto
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