Wednesday, January 19, 2022

Gli amici di CroceVia, che hanno avuto la possibilità di vedere la bozza del mio prossimo libro, Vaccino comeatto di amore: Epistemologia della scelta etica in tempi di pandemia, mi hanno chiesto il permesso di pubblicarne uno stralcio dall'introduzione. L'ho dato volentieri e anzi li ringrazio!


Fulvio Di Blasi: La Chiesa non è mai fallibile, ma la chiesa ha fallito





Thursday, January 13, 2022

la morte della modella brasiliana: Spunti di lettura critica delle notizie

Il Corriere di oggi riporta la notizia: 

"Valentina Boscardin, modella brasiliana, di 18 anni, morta per complicanze legate al Covid"

Il titolo è un monito evidente per i non vaccinati. Ecco, lo vedete? Si muore di Covid anche a 18 anni e anche se si è molto belli (chissà perché l'immagine della modella morta dovrebbe richiamare alla mente una morte peggiore della morte di chiunque altro). Che vita sprecata, e perché? Per non farsi un vaccino? "Fatelo dunque questo vaccino, soprattutto se siete giovani e belli!" pare risuonare un sottotitolo non scritto.

Bisogna leggere con calma tutta la notizia per scoprire che questa modella aveva ricevuto la doppia dose di vaccino e che non aveva patologie pregresse. Un dato piccolo e secondario per il Corriere ma che in realtà cambia interamente la notizia. 

I dati provvisori del CDC americano (uso fonti statunitensi con cui ho maggiore dimestichezza) dicono che dal primo gennaio 2020 all'8 gennaio 2022 sono morte di Covid negli Stati Uniti 247 donne tra i 5 e i 18 anni (dato aggregato) su una popolazione di donne in quella fascia di età di circa 30 milioni di persone. Una percentuale infinitesimale, non paragonabile a qualsiasi patologia degna di attenzione statistica. 

La vera notizia, quindi, non è che sia morta questa modella di 18 anni "per complicanze legate al Covid", a meno che tra le complicanze non si includa anche il vaccino. 

La vera notizia è una duplice domanda:

1) Perché questa ragazza di 18 anni ha avuto il Covid nonostante fosse vaccinata?

2) Perché, nonostante di per sé avesse un rischio infinitesimale di morire di Covid già senza vaccino, sia morta di Covid col vaccino? In altre parole, come è possibile che il vaccino non abbia ridotto ulteriormente quel rischio già infinitesimale? 

Quante sono le probabilità che una ragazza in sé non a rischio statistico apprezzabile di morte da Covid, e che abbia ulteriormente ridotto (per ipotesi) con un farmaco efficace quel rischio infinitesimale di morte, sia poi morta di Covid? La riposta è che queste probabilità sono quasi inesistenti e che quindi la risposta più probabile, almeno con ragionamento indiziario o presuntivo, vada cercata altrove.

La vera notizia è quindi un'altra, che forse quella ragazza è morta per il vaccino e non per il Covid. 

La cosa importante qui non è naturalmente pensare di avere conclusioni razionali sulle cause di morte di quella ragazza (perché non le abbiamo) ma riflettere su quali siano le ipotesi più probabili di fronte ad una notizia di questo genere. In altre parole, se io dovessi scegliere il titolo per questa notizia, lo farei insinuando il dubbio che sia morta per Covid o che sia morta per il vaccino?

In un contesto di discussione onesta e ragionevole, e in un contesto ipotetico in cui esista il giornalismo, il titolo avrebbe dovuto sollevare il secondo dubbio, cioè che la ragazza sia morta a causa del vaccino, che sia stata un'altra Camilla. Ma tant'è! Ragionevolezza e giornalismo non ci sono nei media mainstream e siamo costretti a perdere tempo noi filtrando e analizzando criticamente le notizie. 


Sintomi di cambio di narrativa


Negli Stati Uniti, dove i giudici esistono (e ci sono anche quelli costituzionali), la legge fascista di Biden sull'obbligo vaccinale per le aziende è stata bocciata dalla Corte Suprema! Fauci è sotto attacco bipartisan per le sue nuove linee guida sul Covid, che richiederebbero tra l'altro inutili test in massa a tutta la popolazione. Intanto, in Italia, il CTS si è accorto che i dati su ricoveri e infetti da Covid non sono affidabili. Ci hanno messo un po' ma ci sono arrivati anche loro, come gli studenti scarsi che hanno bisogno di almeno un anno per passare col minimo dei voti un solo esame universitario. 

Una mia collega, una volta, con cui ero in commissione d'esami, consigliò ad uno studente di lasciare stare l'università e intraprendere altre strade più consone alle sue potenzialità. Trovai quel consiglio fastidioso ed esagerato, nonostante lo studente fosse oggettivamente scarso. Nel caso del CTS però credo di poterlo esprimere adesso. Come scienziati ed esperti non valgono nulla ma si possono avere molte soddisfazioni dalla vita campestre e bucolica, ad esempio, o dal recitare in teatro (cosa di cui hanno fatto molta esperienza ultimamente)... ;)

Riporto alcuni link con notizie dell'ultima ora, incluso un servizio di FoxNews sul disastro Fauci, che ormai è criticato aspramente da entrambe le parti politiche.

US Supreme Court blocks Biden's workplace vaccine mandate

La Corte Suprema Usa boccia l'obbligo di vaccino per le grandi aziende: schiaffo a Biden, esultano i Repubblicani

Republican Sen. Marshall plans to introduce 'Fauci Act' after doctor called him a 'moron'


Tuesday, January 11, 2022

 I galantuomini e gli avvoltoi

 

È morto David Sassoli, un giornalista diventato presidente del parlamento europeo, e tutti gli italiani, senza distinzioni di sesso, colore della pelle o razza sanitaria, lo compiangono. Un giornale italiano (Il Mattino) titola oggi in prima pagina, «Un galantuomo e gli avvoltoi». «Avvoltoi» fa riferimento al «delirio no vax» e alle «menzogne choc sulle cause della morte».

La causa della morte è infatti stata presentata dai giornali come una grave malattia del sistema immunitario seguita ad una polmonite dell’autunno scorso. Un dettaglio a cui nessun giornalista pare interessato in questi giorni è che Sassoli si era vaccinato contro il Covid. Il collegamento concettuale tra “malattia del sistema immunitario” e “vaccini contro il Covid” è fin troppo evidente per l’immaginazione di chiunque (a qualsiasi razza sanitaria appartenga) da essere negato. Direi che è la prima domanda che qualunque persona con un briciolo di neuroni in testa si farebbe spontaneamente nell’apprendere della morte di Sassoli. È stato il vaccino di per sé a causarne la morte? Forse lui aveva un problema pregresso e non gli hanno fatto un’anamnesi adeguata prima della somministrazione? Non si sa, ma è naturale chiederselo.

Io mi sento eticamente vicino a chi non voglia parlare della razza sanitaria di Sassoli rispetto alla triste notizia della sua morte. Il motivo è che io ritengo che non si debba violare la privacy e la dignità di nessuno rispetto ad eventi come la morte. Il gossip e le guerre razziali dovrebbero restare fuori dalle porte degli ospedali e delle camere mortuali. Ma chi è che ha violato per primo questa regola e questa soglia sacra? Chi sono i veri avvoltoi?

Gli avvoltoi mainstream ci hanno ormai abituato da troppi mesi a telecamere nelle terapie intensive, a presunti pentimenti no vax subito prima di morire e al pettegolezzo meschino sulle cause della morte di chi forse non si era vaccinato. Dico “forse”, naturalmente, perché non si può mai essere certi, nel mondo surreale dell’informazione che ci circonda, se i presunti morti no vax si erano vaccinati ma da troppo poco o si erano vaccinati da troppo tempo o non si erano vaccinati abbastanza. Per gli avvoltoi basta un appiglio qualsiasi per fare teorie e sparare a zero sul morto no vax, violandone la privacy, la dignità e la memoria.

Ma quando mai si erano viste telecamere nelle terapie intensive per intervistare presunti pentiti del vaccino? Che razza di avvoltoi meschini infrangono in tale squallida maniera la dignità e il rispetto delle persone nei momenti in cui sono più deboli, indifese e nude, senza neppure un abbigliamento decente a fare da scudo alla propria intimità? I vestiti che indossiamo quando ci presentiamo in pubblico esprimono la dignità di quella personalità fiera e onorabile che vogliamo mostrare a tutti quelli che non hanno il diritto o la confidenza di vederci in stanza da letto o in bagno. Forzare la stanza della terapia intensiva con una telecamera è come cercare di entrare a forza in casa nostra per riprenderci mentre siamo a letto. Un atto da gentaglia sciagurata e senza morale.

È da troppi mesi che gli avvoltoi del giornalismo mainstream sono in delirio. È da troppi mesi che pubblicano menzogne e infrangono la privacy e la dignità delle persone per lucrare improbabili frutti per la loro misera propaganda pro vax. Sassoli però è un galantuomo, ci dicono adesso, con lui non si può fare così. Per questa feccia del giornalismo tutti gli altri non sono galantuomini. La dignità delle persone comuni non conta nulla.

C’è anche da dire che Sassoli era un giornalista. Avete notato come i giornalisti trattano i colleghi, specialmente se sono divenuti potenti? I giornalisti, si sa, sono più galantuomini degli altri. Avete notato, ad esempio il trattamento che è stato riservato a Sigfrido Ranucci? Le sue inchieste di Report sui vaccini sono state più di quanto qualunque “no vax” abbia mai sognato di fare in Italia. Ranucci è stato attaccato in vari modi e, chiaramente, devono avergli tarpato le ali perché ultimamente non è più tornato ad occuparsi seriamente dei vaccini. Chi sa come funziona il mondo sa ovviamente il perché.

Penso a Ranucci però per un altro motivo. Dopo le polemiche sollevate dalle sue trasmissioni “no vax” egli è stato invitato in varie trasmissioni a parlare delle sue inchieste e delle sue posizioni in merito ai vaccini. Lui però è stato trattato dai colleghi con i guanti di velluto, senza insulti, senza togliergli l’audio, senza abbassargli il volume. Niente di tutto questo. Eppure, lui rientrava a pieno titolo e in maniera esemplare nella definizione concettuale corrente degli sporchi no vax, di questi topi di fogna ignoranti e senza diploma di scuola media. Ma lui è un collega, un uomo potente nella comunicazione, un galantuomo.

Che dire? A me dispiace della morte di Sassoli come mi dispiace della morte di chiunque nel mondo. Non ho mai conosciuto Sassoli, non ho mai letto alcun libro che egli abbia scritto e non ho mai seguito la sua carriera politica. Lui, Camilla Canepa, Carlos Tejada stanno tutti sullo stesso piano per me, e la morte, si sa, “è una livella”.

Io a volte sono molto duro e adirato nei miei interventi di questo periodo solo per legittima difesa; perché sono stanco di essere insultato e denigrato e voglio dare un messaggio chiaro sul fatto che nessuno di questi giornalisti meschini, ignoranti e doppiopesisti è in grado di farmi venire un complesso di inferiorità. Per le persone intelligenti, gli insulti sono solo cariche di energia.

Volete che Sassoli venga rispettato? Iniziate a fare un esame di coscienza serio sul tipo di giornalismo di bassissima lega che avete fatto da quando i primi vaccini sperimentali anti Covid sono stati immessi sul mercato. Pensate al fatto che la violenza chiama violenza, che l’insulto chiama insulto, che il vostro giornalismo vi verrà ripagato necessariamente con la stessa moneta. Vi consiglio di rivedere The Truman Show, un film da cui i giornalisti possono sempre imparare e che dovrebbero rivedere con una certa ciclicità. Riflettete poi sul concetto etico fondamentale dell’eguaglianza di tutti gli esseri umani. Il mondo non si divide in giornalisti e potenti galantuomini, da una parte, e poveracci da violare, denigrare e abusare, dall’altra. Sono d’accordo, non fraintendetemi, che il mondo si possa dividere in galantuomini e farabutti o lestofanti, ma ognuno deve dimostrare da che parte sta nei fatti, tutti i giorni. 

Saturday, January 8, 2022

Terapie intensive: colpa dei non vaccinati o del vaccino?

La notizia del giorno di ieri pare essere che, in base all'ultimo rapporto ISS, i non vaccinati finiscono in terapia intensiva 25,6 volte di più di chi ha il booster. Apriti cielo! Che cosa significa questa notizia? Non ne sono certo. È difficile valutare i dati disaggregati.

Ad esempio, dai dati emerge che, nel caso dei vaccinati, il numero totale dei morti è superiore al numero di terapie intensive. Nel caso dei non vaccinati non è così. Ciò significa che se finisci in terapia intensiva da vaccinato hai più probabilità di morire rispetto al non vaccinato? Bisognerebbe avere il dato disaggregato di quanti muoiono tra quelli che finiscono in terapia intensiva e quali fattori li fanno reagire meglio alla malattia. Anche qui, nessuna certezza.

A me però inquieta il criterio di identificazione dei non vaccinati utilizzato nei rapporti ISS, che vi riporto letteralmente:

«Casi non vaccinati: tutti i casi notificati con una diagnosi confermata di infezione da virus SARS-CoV-2 che:

§  non hanno ricevuto alcuna dose di vaccino, oppure

§  sono stati vaccinati con prima dose o con vaccino mono dose nei 14 giorni precedenti la diagnosi stessa, ovvero che abbiano contratto l’infezione prima del tempo necessario per sviluppare una risposta immunitaria almeno parziale al vaccino».

Il primo criterio è indubitabile per il suo rapporto evidente con la realtà da osservare.

Il secondo indica che i dati dei non vaccinati includono anche gli effetti avversi al vaccino, che in genere pare siano più gravi se vicini all’inoculazione. In altre parole, se una persona riceve la dose del vaccino e, nei 14 giorni successivi, va in terapia intensiva o muore l'ISS lo considera un ricoverato o morto non vaccinato. Ma è stato ricoverato o è morto a causa del Covid o a causa del vaccino?

La verità è che finché non avremo dati disaggregati sufficienti a distinguere tra effetti avversi al vaccino, da una parte, ed effetti del Covid sui non vaccinati, dall’altra, non potremo valutare l’incidenza del Covid sulle condizioni di salute, ospedalizzazioni e morte dei non vaccinati.

Questo però implicherebbe una farmacovigilanza attiva che la politica, violando un grave dovere morale che esiste nel caso di autorizzazioni emergenziali dei farmaci (e per chissà quali motivi), non vuole fare.

L'unico criterio certo al momento, in mancanza di adeguata farmacovigilanza attiva e di dati disaggregati adeguati, rimane il primo: vale a dire, distinguere semplicemente tra chi non ha mai ricevuto alcuna dose del vaccino e chi l'ha ricevuta. Un criterio del genere, però, non sarebbe favorevole al vaccino ed è quindi stato scartato. Sic! L'imperativo morale e teologico è, e deve rimanere, il favor vaccini.


Inizia la vera scienza indipendente sui vaccini!

Come avevo già scritto nel mio libro "La morte del Phronimos: Fede e verità sui vaccini anti Covid" e riferito al Convegno di Roma del 3 e 4 gennaio 2022, il giudice americano non ha accettato la proposta di FDA di dare accesso agli atti di Pfizer in 55/75 anni e ha ordinato con priorità l'accesso immediato a 55000 pagine al mese. Nei prossimi otto mesi ci sarà da divertirsi! 😀

Qui c'è il sito dove verranno resi disponibili (a 55000 pagine al mese) i documenti consegnati da FDA da parte del gruppo di studiosi che hanno promosso e vinto il ricorso per l'accesso agli atti!

PublicHealth and Medical Professionals for Transparency

Sulla notizia giornalistica si legga, ad esempio, il seguente articolo:




Covid e pandemia nel mio canale YouTube

Come molti di voi sanno, ho ripreso da poco un vecchio canale YouTube che neppure mi ricordavo di avere per postare qualche video informativo sulla pandemia e sui cosiddetti vaccini anti-Covid. 

Ho fatto sia una playlist con i miei interventi sull'argomento sia una playlist in cui riporto alcuni interventi interessanti di altri esperti. 

Da poco ho anche avviato un corso gratuito sull'etica e l'epistemologia dei vaccini basato sul mio libro "La morte del Phronimos: Fede e verità sui vaccini anti Covid".

Naturalmente, iniziando ad utilizzare questo canale, ne ho approfittato anche per inserirvi altri video culturali, specialmente di filosofia e sul rapporto fede ragione. Ho creato a tal fine apposite playlists. Tra questi video ce ne sono anche tanti che ho prodotto dirigendo il progetto Thomas International e che attualmente non sono disponibili al pubblico perché, da quando è iniziata la pandemia, il progetto in questione ha sospeso i siti ufficiali per l'impossibilità di lavorarci e di sostenerne i costi. Va da sé che le mie opinioni su pandemia e vaccini non hanno nulla a che vedere con gli altri video culturali, specialmente quelli del progetto Thomas International, che è promosso da tanti autori e studiosi che hanno ognuno i loro punti di vista (che io, per lo più, attualmente neppure conosco).

QUI POTETE TROVARE IL MIO CANALE YOUTUBE!

Vi chiedo di aiutarmi a farlo crescere per poter avere un maggiore impatto positivo sul dibattito in corso!

Buona visione!

Fulvio






  Coordinamento 15 Ottobre. d S   9   2 3 0 l 9 e g a   a i u 1 h g 0 l l 1 e o 2 m r 7 g : 3 0   f o    ·  Oggi è un giorno importantissimo...